Il massaggio infonde un profondo benessere e grande relax. Ma, fra tanti massaggi di tradizione orientale oppure occidentale, quale è il più adatto alle vostre esigenze?

1. SHATSU

SHATSU

 È una tecnica che differisce notevolmente dalle altre. Si basa sul principio della medicina tradizionale cinese secondo il quale il nostro corpo è attraversato dall'energia vitale ki, che nasce dalla perfetta contrapposizione di due forze opposte e complementari: lo Yin e lo yang. Il perfetto equilibrio di queste forze determina uno stato di buona salute. Al contrario, una carenza di yang provoca stanchezza, senso di spossatezza e problemi di circolazione sanguigna. Mentre un'insufficienza di Yin è causa di insonnia e nervosismo. Per riequilibrare queste forze, il terapista shiatsu esercita delle pressioni sugli tsubo, cioè i punti dell'agopuntura dove è più facile raggiungere e manipolare l'energia vitale. Queste pressioni vengono effettuate non soltanto con le mani, ma anche con i gomiti, le ginocchia e i piedi e hanno una durata e un'intensità diverse a seconda dei punti e degli   effetti che si vogliono ottenere.

 GLI EFFETTI

Già una sola seduta di shiatsu aiuta a migliorare l'armonia con se stesse e ad acquisire una maggiore consapevolezza. Ci si sente più distese e rilassate, ma soprattutto più vitali e con maggiore energia. Anche la pelle diventa più bella, luminosa e distesa. Ciò che è fondamentale, però, è la predisposizione mentale. Più che un massaggio, lo shiatsu è una vera e propria filosofia di vita e, come tale, può dare risultati straordinari se nello stesso tempo si seguono le regole utili ad accrescere la propria energia vitale. Per esempio: limitare il caffè, l'alcool e il fumo, mangiare in modo sano ed equilibrato, evitare le diete drastiche ecc.

2. MASSAGGIO TRADIZIONALE

MASSAGGIO TRADIZIONALE MASSAGGIO TRADIZIONALE

È il più diffuso nei centri estetici. Spiega Patrizia Lanticina, estetista specializzata: "Si esegue utilizzando le stesse manovre fondamentali che vengono usate nel massaggio sportivo e in quello terapeutico. Lo scopo è stimolare la circolazione sanguigna, per prevenire e combattere l'invecchiamento della pelle, e favorire l'eliminazione delle tossine che sono un vero e proprio veleno per i tessuti. Ha anche un effetto rassodante che contrasta il rilassamento muscolare,  la perdita di elasticità e, grazie all'azione drenante, aiuta a ridurre la cellulite. Svolge inoltre un'azione normalizzante sull'attività delle ghiandole sebacee e sudoripare e, poiché favorisce il distacco delle cellule morte sulla superficie dell'epidermide, lascia la pelle più morbida e liscia". L'importante è che sia eseguito tenendo conto delle specifiche esigenze: "È indispensabile personalizzare il massaggio valutando lo stato della pelle, la presenza di eventuali gonfiori o contratture muscolari ecc. In presenza di capillari dilatati, per esempio, è meglio non usare la manovra dell'impastamento per non peggiorare il problema". Attenzione anche alla pressione esercitata. Non è vero che più forte è il massaggio maggiore è il risultato ottenuto. Il massaggio non deve mai causare dolore o ecchimosi, altrimenti il rischio è quello di aumentare l'edema e di conseguenza la cellulite. 

GLI EFFETTI

Se il massaggio è stato bene eseguito, al termine si ha subito una diuresi accentuata provocata dalla mobilizzazione dei liquidi. Inoltre ci si sente più rilassate, agili, elastiche e si ha una maggiore facilità di movimento. Anche le contratture muscolari, legate ai vizi di portamento, risultano attenuate. Ci sono poi vantaggi connessi all'utilizzo di creme o fluidi: grazie alla vasodilatazione prodotta dal massaggio, i principi attivi contenuti penetrano più in profondità e agiscono con maggiore efficacia. Ma i più grandi benefici si rilevano sulla silhouette in generale: perché il massaggio estetico, che viene effettuato dai piedi verso l'alto, si contrappone all'appesantimento prodotto dalla forza di gravità e, grazie alla migliore ossigenazione dei tessuti, aiuta a rimodellare il corpo e a ridurre il rilievo dei punti critici, seduta dopo seduta. Quanti ne occorrono? L'ideale sono due massaggi alla settimana per almeno due mesi consecutivi.

3. MASSAGGIO AYURVEDICO - Combattere rigidezza e nervosismo

MASSAGGIO AYURVEDICO - Combattere rigidezza e nervosismo

È il più rilassante e intenso di tutti i massaggi. Può durare anche un paio d'ore. Secondo la medicina ayurvedica dovrebbe essere fatto quotidianamente per mantenere lo stato di salute ottimale. Si esegue partendo dalla testa e utilizzando una dose abbondante di olio, spesso aromatizzato, che viene versato direttamente sulla pelle. Dal cuoio capelluto si passa poi al viso e al collo e così via. I movimenti sono lenti, a spirale e continui per indurre il massimo rilassamento e si prolungano soprattutto sui piedi che, secondo la tradizione orientale, sono in stretta  relazione con gli occhi e le orecchie. 

GLI EFFETTI

La pelle si fa subito più liscia, morbida e luminosa, ma i benefici più evidenti sono a livello psicologico: il massaggio ayurvedico infatti calma, distende, aiuta a ritrovare la propria armonia interiore.  In più: l'effetto della lunga manipolazione aiuta a riequilibrare la postura, a combattere gli errori di portamento, ad attenuare i dolori muscolari e articolari. È l'ideale contro l'insonnia e per migliorare le capacità di resistenza allo stress quotidiano.

4. LINFODRENAGGIO

LINFODRENAGGIO

 Nell'organismo la circolazione linfatica ha un compito fondamentale: rimuovere le scorie e i batteri provenienti dal metabolismo cellulare. Infatti, se queste sostanze ristagnano, i tessuti non sono più in grado di ricevere i principi nutritivi apportati dal sangue e perdono vitalità. Le conseguenze visibili? Edemi, gonfiori, infiammazioni e inestetismi come la cellulite, il cui aggravarsi dipende da un'insufficiente circolazione linfatica. Spiega Diva Giummelli, terapeuta esperta: "Il linfodrenaggio attiva la circolazione linfatica e impedisce il ristagno delle sostanze di scarto e dei germi nocivi. Per farlo, utilizza una metodica del tutto diversa dal massaggio classico: prima agisce e 'libera' i grandi vasi linfatici dell'organismo, i cosiddetti terminus che sono situati sul collo, le ascelle, l'inguine ecc., poi sblocca i gangli linfatici più regionali. Anche i movimenti sono diversi: si tratta soprattutto di sfioramenti e di pressioni leggere eseguite con un ritmo lento". 

GLI EFFETTI

Il primo e più evidente beneficio è l'assorbimento dell'edema. Appena scese dal lettino, ci si rende conto che le gambe, i piedi e il corpo sono meno gonfi e più leggeri. Massaggio dopo massaggio (l'ideale è farne due alla settimana), gli edemi della cellulite si attenuano. Ma l'azione del linfodrenaggio si sviluppa anche a livello immunitario, poiché spetta proprio alla linfa il compito di proteggere il corpo dalle malattie, e a livello muscolare, poiché stimola il drenaggio dell'acido lattico che, accumulandosi nei muscoli, provoca i crampi. Oltre a ciò, poiché agisce sul sistema nervoso parasimpatico, ha un effetto rilassante e un'azione sedativa sul dolore.

5. MASSAGGIO ZONALE - Vuoi calmare i dolori?

MASSAGGIO ZONALE - Vuoi calmare i dolori?

I piedi sono strettamente collegati agli altri organi del nostro corpo. "A fornirne un'idea precisa è stato William Fitzgerald, un medico americano che ha sviluppato questo metodo per trattare diversi disturbi agendo solo sulla pianta del piede" spiega Gudrun Dalla Via, esperta in medicine naturali. "La pianta dei piedi è una vera e propria mappa dell'organismo dove ogni organo si riflette in una zona specifica. Stimolandola, attraverso le pressioni esercitate con il pollice, si agisce quindi sull'organo corrispondente."

GLI EFFETTI

Talvolta è doloroso ma, man mano che le  zone del piede si fanno meno dolenti, i disturbi si attenuano fino, nella maggioranza dei casi, a scomparire. Se i problemi hanno origine nervosa, può succedere anche di scoppiare a piangere nel corso del trattamento. Si tratta del cosiddetto effetto di "svuotamento" prodotto dal massaggio zonale che, tra le altre cose, migliora la qualità del sonno e la diuresi.

Fonte: Bellezza di Manuela Aramini 

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