Il periodo migliore per la potatura, per numerose specie di pianta, risulta essere la fine dell'inverno.

Su conifere è consigliabile effettuare la potatura subito dopo la fioritura.La potatura nel periodo "sbagliato" in genere non uccide l'albero, ma può, ridurne la fioritura o la crescita anche per diversi anni.

I periodi critici durante i quali é meglio non potare sono essenzialmente due:

• Fase di emissione delle foglie in cui l'albero eroga grandi energie
• Abscissione autunnale - durante questo periodo la fase di sporulazione di molte crittogame è elevata

Tuttavia deboli interventi cesori possono essere eseguiti in ogni periodo dell'anno, come pure la rimonda del seccume o l'asportazione di rami spezzati.

La potatura verde correggere i danni causati da precedenti tagli di capitozzo o quando si vuole eliminare cacciate in sovra numero.

Il principale errore è quello di intervenire con le forbici non appena la stagione mostri qualche segno di risveglio.

Se nelle grosse aziende frutticole le operazioni di potatura hanno inizio già in autunno e proseguono poi, se possibile, durante tutto l'inverno, nei piccoli frutteti familiari conviene aspettare almeno febbraio, al sud, e la fine dello stesso mese, al nord. 

Tenendo conto che in particolare per le drupacee, la potatura può essere effettuata anche in fioritura, è bene evitare l'errore di iniziare le operazioni troppo presto e soprattutto di portarle a termine nel più breve tempo possibile.

 Non tutte le piante presentano la stessa sensibilità nei confronti dei ritorni di freddo: conviene quindi iniziare con la vite, proseguire con le pomacee e poi con le drupacee.

Se la potatura secca richiede comunque tempi abbastanza brevi per l'incipiente germogliamento, nelle potature estive le operazioni sono più facilmente dilazionabili e consentono di avvalersi di pratiche come l'inclinazione, la curvatura dei germogli ecc., che permettono di sciogliere i dubbi creatisi all'atto degli interventi invernali.

Fonte: Potature e innesto - Mondolibri

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