La crosta terrestre è formata da rocce e queste a volte si rompono liberando energia. il terremoto non è altro che questo! In pochi minuti si può liberare un'energia che si è accumulata per secoli o millenni. Ecco i più violenti terremoti degli ultimi 200 anni in Italia

1. 1908, Reggio Calabria e Messina

1908,  Reggio Calabria e Messina

Il terremoto, di magnitudo 7,2, del 28 dicembre 1908 distrusse Messina, Reggio Calabria e circa quaranta paesi lungo lo Stretto, si ebbero danni gravi in Calabria e Sicilia fino all'Etna e fu avvertito fino a Malta e in Albania..

Le vittime furono 80.000 e il terremoto fu seguito da un maremoto che aggravò ancor di più la situazione.

2. 1915, Marsica (Abruzzo)

1915, Marsica (Abruzzo)

Il terremoto del 13 gennaio 1915, di magnitudo 7.0, provocò un gran numero di vittime 30.000 in tutta la Marsica, nella sola città di Avezzano che contava 13.000 morirono 10.000 persone. Si ebbero distruzioni e danni gravissimi in Abruzzo, Lazio e Umbria; il sisma fu avvertito dalla Basilicata al Veneto.

3. 1930 - 1962 - 1980 Irpinia

1930  - 1962  - 1980 Irpinia

Tre terremoti nell'arco di 50 anni, un territorio messo a dura prova non solo dai terremoti ma anche dal dissesto geologico e dalle numerose frane che ne susseguirono.

Solo il terremoto del 23 novembre 1980 provocò 3.000 vittime e 10.000 feriti; furono colpite circa 860 località in Irpinia e Basilicata i danni furono gravissimi e il sisma si avvertì in tutt'Italia.

4. 1976, Friuli

1976, Friuli

Il terremoto del 6 maggio 1976 di magnitudo 6,4 causò 1.000 vittime e distrusse 17.000 abitazioni; ci furono più di 400 scosse nella media valle del Tagliamento e il 15 settembre dello stesso anno ci fu un'altre scossa che fece altre vittime.

5. 1997, Umbria e Marche

1997, Umbria e Marche

Il 26 settembre del 1997 un terremoto di magnitudo 5.5 colpì Umbria e Marche dopo due scosse forti il territorio fu interessato per mesi da numerosissime scosse di assestamento. Si ebbero 80.000 abitazioni danneggiate ma fortunatamente il numero delle vittime non fu elevato. Fu fortemente danneggiata anche la Basilica di Assisi.

6. 2009, L'Aquila (Abruzzo)

2009, L'Aquila (Abruzzo)

Un violento terremoto di magnitudo 6,3 colpisce l'Abruzzo il 6 aprile del 2009 provocando danni molto gravi all'Aquila e in altre decine di località lungo la valle dell'Aterno si registrano 300 vittime. Il sisma si avverte anche in Molise, Lazio, Umbria e Marche.

7. 2012, Emilia Romagna

2012, Emilia Romagna

Il 20 maggio 2012 una scossa di magnitudo 5,9 ha provocato numerosi danni nella pianura padana emiliana; dopo pochi giorni un'altra scossa di magnitudo 5,8 ha colpito la provincia di Modena aggravando così il bilancio dei morti, dei feriti e dei danni. Il patrimonio artistico italiano, ancora per una volta, è messo a dura prova da eventi sismici.

8. 2016 - 2017 Italia Centrale (Marche, Abruzzo, Lazio,Umbria)

2016 - 2017 Italia Centrale (Marche, Abruzzo, Lazio,Umbria)

Il 24 Agosto 2016 un sisma di magnitudo 6.0 ha raso al suolo la cittadina di Amatrice ma risultano duramente colpite anche Accumoli e Arquata, oltre agli ingenti danni centinaia i morti e i feriti. La sequenza sismica non si ferma il 30 ottobre 2016 si ha un'altra scossa di magnitudo 6,5 nel territorio di Norcia; si sono susseguite poi più di 47.000 e il 18 gennaio 2017 ancora un'altra scossa di magnitudo 5,5 nei comuni dell'aquilano. La popolazione del centro Italia è stremata ed ad aggravare la situazione metri di neve che hanno creato altri disaggi e rallentato i soccorsi. Due emergenze difficilmente conciliabili infatti con le forti nevicate è auspicabile rimanere in casa mentre con il terremoto si devono lasciare le abitazioni.

Purtroppo le scosse continuano e la commissione Grandi Rischi nel verbale del 20.01.2017 avvisa: “… ad oggi non ci sono evidenze che la sequenza sismica sia in esaurimento. La Commissione identifica tre aree contigue la faglia principale responsabile della sismicità in corso, che non hanno registrato terremoti recenti di grandi dimensioni e hanno il potenziale di produrre terremoti di elevata magnitudo (M6-7).

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