Ovunque gli italiani siano immigrati hanno portato la loro pasta , tanto che oggi può essere considerato un alimento base della cucina internazionale. A differenza di altri onnipresenti prodotti italiani come la pizza e la salsa di pomodoro, che hanno una storia abbastanza recente, la pasta potrebbe avere un pedigree molto più antico, che risale a centinaia, se non migliaia, di anni.

A molti bambini delle scuole è stato insegnato che il mercante veneziano Marco Polo ha riportato la pasta dai suoi viaggi in Cina (insieme al  gelato,  alcuni credevano ...). Alcuni potrebbero anche aver appreso che Polo non è stata una scoperta, ma piuttosto una riscoperta di un prodotto un tempo popolare in Italia tra Etruschi e Romani. Bene, Marco Polo avrebbe potuto fare cose incredibili nei suoi viaggi, ma portare la pasta in Italia non era uno di questi. Esistono infatti prove di una tagliatella etrusco-romana ricavata dallo stesso grano duro usato per produrre pasta moderna: era chiamata " lagane " (origine della parola moderna per lasagne ). Tuttavia, questo tipo di cibo, menzionato per la prima volta nel I secolo d.C., non era bollito, come di solito viene fatto oggi, ma cotto al forno. Le antiche lagane avevano alcune somiglianze con la pasta moderna, ma non possono essere considerate uguali. Il paese dovrà attendere alcuni secoli per il suo piatto più popolare per fare un ulteriore salto in avanti culinario. 

le invasioni arabe dell'VIII secolo influenzarono pesantemente la cucina regionale. Oggi, la presenza degli arabi nel sud della penisola durante il Medioevo è considerata la ragione più probabile alla base della diffusione della pasta.

La parola moderna "maccheroni" deriva dal termine siciliano per impastare la pasta con energia, poiché la prima pasta era spesso un processo laborioso, che durava tutto il giorno. Il modo in cui venivano serviti questi primi piatti non è veramente noto, ma molte ricette di pasta siciliane includono ancora ingredienti tipicamente medio-orientali, come l'uvetta e la cannella, che possono essere testimoni di ricette medievali originali.

Questa pasta precoce era un alimento base ideale per la Sicilia e si diffuse facilmente sulla terraferma poiché il grano duro prospera nel clima italiano. L'Italia è ancora uno dei maggiori produttori di questo grano duro, utilizzato per produrre l'importantissima farina di semola. 

A partire dal 1300 la pasta secca era molto popolare per la sua alimentazione e la lunga durata, rendendola ideale per lunghi viaggi in nave. La pasta è arrivata in tutto il mondo durante i viaggi di scoperta un secolo dopo. A quel punto sono comparse diverse forme di pasta e le nuove tecnologie hanno reso la pasta più facile da realizzare. Con queste innovazioni la pasta è diventata davvero parte della vita italiana. Tuttavia, il prossimo grande progresso nella storia della pasta non arrivò fino al 19 ° secolo, quando la pasta incontrò i pomodori .

Sebbene i pomodori siano stati riportati in Europa poco dopo la loro scoperta nel Nuovo Mondo, ci è voluto molto tempo prima che la pianta fosse considerata commestibile. In effetti i pomodori fanno parte della famiglia della belladonna e le voci sui pomodori velenosi sono continuate in alcune parti d'Europa e delle sue colonie fino alla metà del XIX secolo. Pertanto non è stato fino al 1839 che è stata documentata la prima ricetta di pasta con pomodori. Tuttavia, poco dopo, i pomodori si impadronirono del sud Italia. 

Oggi la pasta è ovunque e può essere trovata nelle varietà essiccate ( pasta secca ) e fresche ( pasta fresca ) a seconda di ciò che richiedono le ricette. Il problema principale con la pasta oggi è l'uso della produzione di massa per soddisfare un'enorme domanda mondiale. E mentre la pasta è fatta ovunque, il prodotto dall'Italia segue metodi di produzione collaudati che creano una pasta superiore.

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