Otzi è una mummia ben conservata di un uomo vissuto nel 3.300 a C., scoperta in Europa nel 1991 nelle Alpi Venoste, al confine austro-italiano. Il suo corpo e gli oggetti ritrovati sono conservati nel Museo Archeologico dell'Alto Adige a Bolzano.

Al momento della sua morte, Otzi era un uomo tra i 30 e i 45 anni di circa 160 cm di altezza. Il corpo di Otzi è stato ampliamente esaminato, misurato e passato ai raggi X, quindi conosciamo molto su di lui ma non tutto.  Dall'analisi dei pollini, dei denti, dei capelli e delle unghie sappiamo che Otzi  ha trascorso la sua infanzia nella zona a nord di Bolzano ma in seguito è andato a vivere nelle valli più a nord, spostandosi di circa 50 chilometri. Otzi aveva un parassita intestinale e si era ammalato per ben tre volte nei sei mesi prima di morire; l'esame del dna, effettuato nel 2012, ha rilevato che era intollerante al lattosio, intolleranza comune a quel tempo e l'analisi del contenuto intestinale ha mostrato due pasti, uno di carne di stambecco e il secondo di carne di cervo rosso, consumati con un po' di grano, mangiato molto probabilmente sotto forma di pane.

Otzi era perfettamente attrezzato per l'alta montagna portava una veste di pelliccia che lo proteggeva dal freddo; calzature imbottite di erba secca e realizzate con pelli di cervo e di orso che gli permettevano di camminare su terreni accidentati e ricoperti di neve; inoltre portava con se una stuoia di erbe intrecciate da mettersi sulle spalle, in caso di pioggia, un pugnale di selce, un'ascia di rame, un arco e una faretra con 14 frecce.

L'analisi del dna ha rivelato la presenza di altre 4 persone nel momento in cui Otzi è stato ferito; inoltre dalla tac è emerso che Otzi presentava lividi e tagli sulle mani, sui polsi e sul torace e che l'uomo era stato ferito alla spalla da una freccia successivamente rimossa. Ciò ha fatto presupporre che Otzi forse non era da solo e che è rimasto ferito in uno scontro con un gruppo rivale; indebolito dalla perdita di sangue ha appoggiato ad una roccia il suo equipaggiamento, e forse con l'aiuto di un amico ha sfilato la freccia dalla spalla e si è sdraiato a terra, ma purtroppo per sempre. 

Questa è solo un'ipotesi di ricostruzione dell'accaduto infatti oggi, grazie al ritrovamento di Otzi, abbiamo acquisito molte conoscenze, per quanto riguarda il modo di vivere nella zona alpina in epoca neolitica. Ma gli interrogativi sono ancora tanti: chi era Otzi e perché si era spinto a quote così elevate? era un pastore? un cacciatore? un mercante? uno stregone? un capo o era stato allontanato dal suo villaggio? Ma soprattutto non sappiamo e non sapremo mai chi e perché ha lanciato quella freccia che lo uccise in un lontano giorno di 5300 anni fa.

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